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Exit sul palco

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Bric à Brac

 
bricabrac pBric à Brac è il titolo dello spettacolo della compagnia Bluestocking andato in scena al Teatro Furio Camillo lo scorso 12 dicembre. Con la regia di Alessandro Di Marco e Lucilla Lupaioli e con l’interpretazione di Antonio Di Stefano, Flavia Pinti e Claudio Renzetti, Bric a Brac racconta la storia di Bobo e Tancredi e del loro tentativo di fuga dalla realtà.
Bobo e Tancredi vivono in un rifugio, isolati dalla realtà, in attesa di un messia che li porti altrove, lontani dalla realtà che si annida fuori dalla porta. I loro bagagli sono già pronti, la loro è una condizione di attesa estenuante, non riescono a trattenere i loro pensieri, le loro preoccupazioni, ma la voglia di fuggire, la speranza di una vita migliore altrove tiene acceso il dialogo tra i due, che sembrano essere vittime inconsapevoli del loro stesso gioco.

Chi è Bric? Chi è Brac? Chi è il capo di chi? Sembra un rompicapo, un labirinto semantico con cui giocano i due personaggi. Da un momento all’altro l’attesa potrebbe concretizzarsi e il messia che stanno aspettando ormai da tempo potrebbe bussare alla porta. Bisogna farsi trovare preparati, pronti con il bagaglio in mano e con il pensiero rivolto al futuro. Lontano dalla triste realtà da cui cercano disperatamente di fuggire.
Improvvisamente suonano alla porta, ma non è il messia che stavano aspettando. È Alma, una presenza femminile indefinibile, affascinante e sinuosa come le sue forme, che invece vive cercando di rispettare le richieste della civiltà. La donna cerca di corrompere i due giovani intenti a partire, non vuole lasciarli andare perché sa che la civiltà prima o poi reclamerà la loro vita, le loro scelte, le loro azioni. Sempre ci sarà un confronto, uno scontro con essa e da questo incontro ne nasceranno altri uomini, altre scelte, altre azioni.

Alma è portavoce di quella realtà da cui si cerca di fuggire, quella realtà fatta di dolore e rassegnazione, inganni e frustrazione che fa tanto paura ai due protagonisti. Messi di fronte alla donna e alle sue invocazioni a vivere il presente, Bobo e Tancredi si separano: ora sono uno di fronte all’altro, uno vuole combattere la realtà, affrontarla e magari cambiarla, l’altro decide di continuare il suo viaggio da solo. Le loro strade si dividono, la realtà li ha separati, l’uomo viene richiamato al suo destino: quello di vivere e non di sopravvivere. Bobo e Tancredi, Bric e Brac, sono due parti di uno stesso individuo che ad un certo punto si separano perché la vita lo mette di fronte a delle scelte. Anche inaspettate. 

Eva Di Tullio

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