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Un’Arsenale di idee a Ragusa Ibla

locandinaevento
[MULTIARTISTICO]

locandinaeventoIBLA (RG)- Dopo aver percorso una lunga serie di tornanti, i sensi iniziano a percepire qualcosa di speciale, a sentire nell’aria odore di Barocco e a vedere uno spettacolo di luci e di case incastonate sul pendio della collina.

L’atmosfera è magica, si cammina tra vicoli silenziosi ricchi di storia, luoghi privati che sembrano custodire i segreti dei residenti ed è come se il rumore dei passi rompesse un equilibrio vecchio molti secoli. Diceva Gesualdo Bufalino: “Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, una certa qualità d’animo, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia.” Ed è questa la cornice scelta per il Terzo Meeting Siciliano delle Arti e della Musica organizzato dell’Arsenale il 23 e 24 settembre a Ragusa Ibla. Lo scopo quadridella Federazione è quello di unire tutte le professionalità culturali presenti sul territorio, di creare un network che ne renda possibili la diffusione e il consolidamento e di  concretizzare un percorso di tendenza inversa rispetto alla fuga continua al di fuori dall’isola. Il tutto attraverso lo scambio di idee, il confronto, la conoscenza, la formazione e l’attenzione per il territorio. “Vogliamo produrre e ospitare arte in Sicilia per riappropriarci dei suoi luoghi e sottrarli all’impoverimento e renderli risorsa”.
I Giardini Iblei sono stati il palco da cui L’arsenale ha parlato ai presenti organizzando un meeting dedicato a tre grandi figure siciliane: Maria Occhipinti, rivoluzionaria del novecento, Serafino Amabile Guastella, antropologo studioso delle tradizioni culturali siciliane e Giovanni Spampinato, giornalista ragusano assassinato dalla malavita. Tra mostre fotografiche, letture, video, musica e teatro, i ragazzi della Federazione hanno cercato di parlare alla collettività, suscitando dibattiti e lanciando senza dubbio spunti di riflessione attraverso un insieme di micro-eventi che hanno trasformato i Giardini in un laboratorio all’aria aperta di idee in continuo divenire.

Tra gli eventi, i Mapuche in concerto; letture tratte da Una donna di Ragusa, celebre autobiografia di Maria Occhipinti; i concerti di Anna Balestrieri, musicista Calabrese di nascita ma siciliana d’adozione, Cesare BasileFeldmannIotatòlaOswald Black BandaVodkafish. Tutti nomi di artisti emergenti che credono che dal basso, con impegno e condivisione sia possibile cambiare le cose e giungere ad un risveglio culturale collettivo.
Non sono mancati video e letture di denuncia, immagini provocatorie e frasi pungenti sparse tra i luoghi degli eventi, che creano a tratti dei dubbi sulla modaligruppo2tà di affermazione di un nuovo corso culturale in Sicilia. Non è solo lamentandosi e mostrando quello che manca o quello  che sporca questa bellissima terra circondata dal mare che si mette in atto un cambiamento tanto radicale, solo le azioni concrete e reali possono fare sperare nell’attuazione di un nuovo modo di fare e concepire la cultura.
Si percepisce la stanchezza per una situa
zione che rimane statica da troppo tempo e per un disinteresse sociale che impoverisce e deturpa le ricchezze locali. La latitanza della volontà di cambiare e il torpore di chi può, ma non vuole muoversi sono alla base di questa esplosione di idee e di voglia di fare. Di fare qui, a casa propria. E di certo, ai membri della Federazione non sono mancate le idee né tanto meno il coraggio di farsi sentire. “Andare via alla ricerca di opportunità è stata la nostra storia, adesso le opportunità vogliamo crearcela da soli in questa terra. Crediamo al lavoro della cultura e alla cultura come lavoro”.

Caterina Altamore

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