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Grande festa a Romics 2010

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Fumetti al Romics: “Come posso”

DocumentarioROMA- Tra i momenti dedicati alle proiezioni del Romics 2010 ce n’è stato uno molto interessante dedicato a una donna “del fumetto anni ‘70” di nome Cecilia Capuana.
Il  documentario di Giulia Merenda intitolato Come posso in 56 minuti ha tracciato il vissuto e il senso di un’artista che gli italiani forse conoscono poco, ma che in Francia ha segnato un’epoca. Cecilia ha amato follemente la pittura, poesia dell’immagine, e ha avuto un intensa passione anche per il fumetto, prosa dell’immagine.
Siciliana di origine, dopo un primo trasferimento a Roma si ritrova, molto giovane, nel fermento artistico dei fumettisti della Parigi degli anni ’70. Ama la città francese, contenitore d’artisti e luogo d’arte, al punto che ci rimane. Il documentario è un profondo ritratto di questa donna che per tantissimi anni ha realizzato ritratti. Di donne, di corpi e di vite, vissute o solo immaginate.
La Capuana tratta temi forti e forse proibiti tra cui l’incesto o l’aborto sulla rivista AH!NANA. Sviluppa uno stile tutto suo e viene pubblicata anche nella famosa rivista Métal Hurlant (facendo innamorare del suo tratto da fumettista l’editore Jean Pierre Dionnet). Métal Hurlant era una rivista che pubblicava, alla fine degli anni ’70, disegni impubblicabili. Luogo cartaceo eletto per eccellenza a una sorta di avanguardia peccaminosa e rock, di tendenza, URLANTE appunto!

Cecilia Capuana incontra sul suo cammino anche Bernardino Zamponi, sceneggiatore di Fellini, con cui scrive il fumetto “La notte”. Ma soprattutto diventa amica di Mario Monicelli. Molte parole del grande regista, nel documentario, rappresentano un filo che ricuce la trama della storia. Testimonianza viva e visiva  dell’evoluzione artistica e del cammino di questa donna che fuori dall’Italia ha lasciato un segno. E in questo caso non si tratta di un modo di dire: basta guardare un fumetto del passato o un suo quadro di oggi (perché alla pittura, primo amore, è tornata).
Quindi se qualcuno esitando si chiede “Come posso” magari potreste raccontare una nuova storia, quella di una donna che si è ricordata che se si vuole si può vivere d’arte. Il suo nome Cecilia Capuana

Elsa Piccione

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