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Più Libri Più Liberi: l’editoria in cifre tra riflessioni e speranze

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E-book e libri di carta: la guerra dei mondi

ebookPiù di una volta negli incontri di queste giornate si è palesato lo spauracchio di Internet e della nuova tecnologia che avrebbe dovuto spazzare via il vecchio libro dalla faccia della terra, aprendo una nuova era virtuale e leggera come un codice binario. Ma siamo ancora qui a parlare di libri fatti di carta e inchiostro: il vero problema sono piuttosto i volumi invenduti nei magazzini per le ragioni sopra elencate. Nonostante questo, abbiamo voluto gettare lo sguardo sul futuro, visto che la fiera ha ospitato dibattiti sulle nuove tecnologie applicate al tanto amato libro. Parliamo di e-book, il libro elettronico, contenuto e contenitore di milioni di parole e di un numero sterminato di pagine. Negli Usa il fenomeno è già realtà e nella metro di New York non è raro vedere occhi fissi su uno schermo della stessa grandezza di un tascabile. Il supporto è corredato da una piccola tastiera che permette di scorrere le pagine o scegliere i capitoli. Il modello più avanzato permette persino di sfogliare le pagine con il gesto del dito che tutti conosciamo.
Il fermento attorno a questo nuovo nato è tale che già esistono in Italia case editrici dedite esclusivamente a questo tipo di prodotto, mentre le vecchie, ad esempio Feltrinelli, offrono la possibilità di acquistare i propri titoli anche in formato digitale. Alcuni diffondono gratuitamente il primo capitolo, invogliando magari il lettore ad appassionarsi per comprare la versione cartacea.
I difensori del genere sono entusiasti: non si tratta di un libro trasportato in un altro supporto, è una realtà completamente diversa che può essere interattiva e multimediale, sempre in fase di aggiornamento e mai uguale alla sua prima versione. Dovete viaggiare e non sapete quali e quanti libri portare con voi? Presto fatto: la memoria di questi lettori ne contiene milioni. Certo, non avrete modo di leggerli tutti…

Gli editori di libri tradizionali, passata l’iniziale paura di estinguersi di fronte ai pixel, sono più cauti. La rivoluzione potrà riguardare volumi come enciclopedie, bibliografie o repertori medico-scientifici. Sicuramente per la consultazione il dispositivo e-book è decisamente più immediato e comodo. Ma un romanzo e un saggio son amici del tempo e della riflessione che certo il mezzo tecnologico non prevede. Anche Kylee Doust, agente letterario di autori affermati come Ammanniti e Moccia, afferma di usare l’e-book per lavoro, ma di comprare libri cartacei per le letture di piacere. Luca Bianchini, autore di e-book, ha provato i diversi dspositivi per condividere con il pubblico le sue valutazioni. Vista la scarsa diffusione che attualmente ha in Italia, questo libro elettronico e il suo reader restano isolati al livello di status symbol. I technofan, quelli che acquistano per primi l’ultimo prodotto tecnologico, aggiungeranno anche questo alla lista di Hi-Tech che hanno e che “fa figo”. Per le generazioni che hanno imparato ad amare la lettura segnando di orecchie le pagine è oggettivamente ostico farsi piacere un surrogato asettico di un tascabile, anche se potenzialmente comodissimo e impeccabile. In fondo un libro riguarda più l’anima che la praticità e ha a che vedere con la richezza imperfetta dell’uomo. Non si prefigurano scenari apocalittici: il libro è così come lo conosciamo da 500 anni e resiste alla sindrome del tutto e subito delle nuove generazioni. Nell’attesa degli sviluppi futuri, su cui possiamo soltanto lanciare supposizioni, non ci resta che aprire un libro. Buona lettura.

Francesca Paolini

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