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Dagli Appennini alle Ande

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[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggiNo, niente storie strappalacrime, promesso. Solo che questa settimana andiamo in Perù, uno dei paesi più alti del mondo. Oltre alla presenza dell’imponente cordigliera andina, il territorio comprende una fascia costiera affacciata sul pacifico e la giungla amazzonica all’interno. Viva dunque la biodiversità!

Si passa infatti dal clima arido e semidesertico della Costa, che si inverdisce solo in prossimità degli estuari fluviali, a quello freddo delle vette innevate che superano spesso i 6000 metri di altezza, perPeru_Machu_Picchu finire con l’impenetrabile intrico della selva che cela le fonti del Rio delle Amazzoni, con il suo clima caldo e umido.
Se il turismo è da sempre una risorsa, si sta cercando di rendere meno impattante l’approdo di migliaia di turisti soprattutto nei siti archeologici. Già tanti danni li fecero i Conquistadores che, al grido “è tutto oro quello che luccica” (vedi la recensione della mostra INCA), misero tutto sottosopra! Ci sono molti tour operator che propongono viaggi responsabili (ad esempio Perù Responsabile www.peruresponsabile.it), ma a volte basta solo ricordarsi che il turismo non è un’attività di consumo, ma è come entrare in visita in casa di altre persone.

Tra archeologia, turismo urbano, natura e (con moderazione) avventura, il Perù offre proprio di tutto. Le aree protette coprono oggi circa il 10% del paese e sono diversi i parchi naturali, come la riserva di Pacaya Samiria, che salvaguarda gli ecosistemi rappresentativi della pianura della foresta pluviale peruviana, proteggendo specie della flora e della fauna che, purtroppo, in altre zone del Rio delle Amazzoni sono già scomparse; la riserva di Pampa Galeras, la più grande dedita alla protezione della Vicuna delle Ande, sede di un gruppo organizzato di pastori tipici della regione e ottimo esempio di comunità contadina. C’è poi l’Area Naturale Protetta del lago Titicaca, che si estende per ben 36.180 ettari, con la vicina città di Puno, sede della cultura Tiahuanaco (dall’800 al 1200 d. C.), massima espressione del popolo Aymara.

Tra le città ci sono ovviamente la capitale Lima, un tipico esempio di architettura coloniale spagnola, ma anche Cusco, tappa obbligata per gli amanti della storia e del lontano passato precolombiano, la “Ciudad Blanca”, ovvero Arequipa, con i suoi muri bianchi in sillar (pietra di origine vulcanica), adagiata alle pendici di non uno, bensì due grossi vulcani, il Chachani e El Misti.
Nel nord del Perù ci si addentra in quello che un tempo era dominio dei Chachapoyas (uomini della nebbia), che protetti da montagne umide e boschi nebbiosi, fiumi impetuosi e paludi, si insediarono intorno al IX secolo in una zona compresa tra il Rio Huallaga e il Marañon, dove vissero indisturbati fino secolo XV, quando vennero invasi dagli Inca e incorporati all’impero del Sole durante la dinastia di Inca (=Re) Tupac Yupanqui.

Nazca_colibriPotrei continuare per ore, perché il Perù è davvero una terra ricca, nonostante la povertà per cui ci è nota. Come sempre il mio augurio è che ci possiate andare di persona, ma se le finanze al momento languono, potete cominciare a familiarizzare almeno con la storia di questo paese, visitando la mostra INCA – Origine e misteri delle civiltà dell’oro, a Brescia fino al 27 giugno 2010. Se siete abbastanza fortunati c’è un viaggio premio che vi aspetta prenotando il biglietto d’ingresso online.

INFO COME ARRIVARE E DOVE ANDARE

Documenti e vaccinazioni
Se andiamo in Perù per turismo la permanenza è consentita fino a 90 giorni senza bisogno di visto. Sarà sufficiente esibire il passaporto italiano con una validità di almeno sei mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio.
Ci sono una serie di vaccinazioni consigliate contro difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre gialla, febbre tifoide, rabbia. L’acqua del rubinetto non è ritenuta sicura e si raccomanda di consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde. In alternativa, l’acqua corrente può essere trattata facendola bollire per almeno 15 minuti. Sopra i 2000 metri di altitudine meglio far bollire per venti minuti.
Il rischio di malaria è presente in tutte le aree al di sotto dei 2000m di altezza; fanno eccezione Arequipa, Moquegua, Puno, Tacna e le zone turistiche di Cuzco, Machu Picchu e del Lago Titicaca. Attenzione anche a colera, dengue, mal di montagna e ipotermia.
Consigliamo di fare una bella assicurazione di viaggio per la copertura di eventuali spese mediche e di visitare il sito di Viaggiare Sicuri (www.viaggiaresicuri.it) per avere indicazioni aggiornate.

Quando andare
Da giugno ad agosto siamo in piena stagione turistica, che corrisponde al periodo secco. Sulla Alpamayocosta si prende il sole da dicembre a fine marzo, negli altri mesi regna la nebbia. Per chi vuole fare escursioni meglio evitare i mesi più piovosi che sono da gennaio ad aprile. Al contrario, se siete appassionati di fiestas vi tocca munirvi di parapioggia e stivali di gomma: le celebrazioni più importanti sono infatti proprio in questo periodo. Neanche a dirlo, la pioggia regna sovrana per tutto l’anno nella foresta pluviale, ma anche se da dicembre ad aprile il picco di umidità è al massimo, non piove mai a lungo e si può godere di maggiori ore di luce.

Trasporti
I voli internazionali sono garantiti da compagnie aeree non peruviane, perché AeroPerú e Faucett non sono operative. L’aeroporto internazionale di Lima, Jorge Chávez (www.lap.com.pe) è lo scalo principale del paese da cui partono e atterrano voli per l’Europa, l’America del Nord e Centrale, il resto dell’America Latina.
Per i voli interni, un sito utile è www.traficoperu.com, con gli orari e i costi dei voli tra le città principali del paese.
In Perù ci si sposta spesso e volentieri in bus, che sono infatti economici, frequenti e abbastanza confortevoli, almeno sulle piste più battute. Potete controllare orari e tariffe sui siti delle maggiori compagnie, come Cruz del Sur (www.cruzdelsur.com.pe), Ormeño (www.grupo-ormeno.com) e Transportes Línea (www.transporteslinea.com.pe).
Vale sicuramente la pena di provare il trasporto su rotaia. La PeruRail, ferrovia peruviana recentemente privatizzata (www.perurail.com) attualmente collega giornalmente Cuzco e Aguas Calientes e ha servizi tra Cuzco e Puno, sulla costa del lago Titicaca tre volte alla settimana. Esperienza unica è salire sul Ferrocarril Central Andino (www.ferroviasperu.com.pe), che raggiunge quota 4829 metri. Di solito va da Lima a Huancayo ogni settimana da metà aprile a fine ottobre, ma è sempre meglio controllare eventuali variazioni sul sito www.incasdelperu.org/statusofthetrain.htm.
Per ulteriori informazioni fate riferimento al sito dell’Ente del Turismo peruviano (www.peru.info).

Amanda Ronzoni

Le fotografie:
– Machu Picchu all’alba, di Allard Schmidt (The Netherlands)
– Nazca, di BjarteSorensen (foto rilasciata secondo i termini della GNU Free Documentation License, Versione 1.2 o successive pubblicata dalla Free Software Foundation)
– Alpamayo, di Brad Mering (Baltimore, MD, United States)

Amanda Ronzoni, martelive, martemagazine, Perù, Trip: note di viaggio, viaggi

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