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Satira dal mondo e la città del fumetto

diegociorra
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraCi sono città straniere che adoro e in cui mi trasferirei immediatamente: Barcellona è una di queste.
Anche quando l’hai già visitata dal primo tombino fino all’ultimo mosaico di Gaudì, c’è sempre qualcosa di nuovo che attira la tua attenzione.

Io ad esempio, nella mia ultima visita alla capitale catalana ho avuto la fortuna di imbattermi nella mostra itinerante di un premio internazionale, a me finora sconosciuto, dedicato alla satira disegnata. Mentre mi aggiravo lungo Passeig de Gracìa il mio senso di ragno per tutto ciò che è fumetto mi ha spinto all’interno di Palau Robert, dove ho scoperto l’esposizione gratuita delle opere partecipanti al World Press Cartoon 2009! La mostra, che porta in giro per il mondo una buona parte delle vignette che sono state giudicate nel concorso, si snodava lungo diversi corridoi gialli, a costituire una folta galleria di immagini provenienti da Mon20356492009177---Toshowtantissime realtà editoriali, e politiche, diverse. Era subito evidente come l’argomento che più aveva stimolato la vena sarcastica dei vignettisti fosse stata la crisi economica che come un domino è partita dagli USA per travolgere il resto del pianeta, ma non mancavano gag, più o meno feroci, sulla guerra al terrorismo in Iraq, il passaggio di consegne tra Bush e Obama e su tutti i principali capi di stato contemporanei, compreso il canuto Ratzinger che viene ad ogni latitudine rappresentato arcigno ed avido. Sparuta la presenza di matite italiane, rispetto alla folta truppa di autori francesi, spagnoli, inglesi ma anche polacchi, russi o cinesi, poche dunque le apparizioni di Supersilvio rispetto ad altri colleghi come il bersagliatissimo Sarkozy. Una mostra stimolante che gioca con l’intelligenza del pubblico e la sua conoscenza dell’attualità e dei suoi protagonisti, e si basa su un conto molto semplice: i 401selezionati, originari di 62 nazioni differenti, sono stati pubblicati su 273 diversi quotidiani. Nessuno sarebbe stato in grado di leggere ogni singola news proposta da tutti i giornali, ma tutti possiamo vedere, e capire, queste caricature. Il linguaggio del disegno umoristico è senza dubbio universale e se in una delle future tappe l’esibizione dovesse approdare sulle sponde italiche non mancherò di avvisarvi.

brussels_dueL’altra bella sorpresa fumettosa del mio tour estivo l’ho ricevuta da una capitale europea poco considerata, ma che quest’anno varrebbe davvero la pena di visitare, Bruxelles. Non c’è rischio di smentita che la capitale belga sia la città più comics friendly del mondo, anzi la vera e propria Mecca del fumetto mondiale. Una serie di grandi iniziative legate al mondo della nona arte hanno coinvolto la città delle Fiandre, che ha voluto dedicare l’anno turistico in corso proprio a questo tema. Lunga la lista delle celebrazioni: attraverso una serie di esposizioni ed eventi ispirati al fumetto, il 2009 ha offerto una grande opportunità per mostrare la sua arte come mai fatto prima. Il 2 Giugno ha aperto il museo dedicato ad Hergè, il padre di Tintin (che arriverà presto al cinema in un action movie di Spielberg), preceduto dal monumentale Moof, il Museum of original figurines, che ospita circa 3500 pezzi tridimensionali. Fino a metà settembre è stato inoltre possibile visitare nel Palazzo Reale la mostra dedicata alla Scienza nel Fumetto, un completo ed istruttivo excursus che dimostra, una volta di più, bruxellesche anche gli argomenti più seri ed apparentemente fanciulleschi possono convivere tra loro e diventare fonte d’insegnamento. Invece nella famosa Grand Place, è stata esposta la “più grande tavola a fumetti del mondo”, una maxi riproduzione di 21 metri per 30 della pagina 42 dell’albo Obiettivo Luna della serie Tintin di Hergé. a ricordo degli 80 anni di Tintin, dei 60 dalla pubblicazione dell’avventura Uomini sulla Luna, dei 40 anni dallo sbarco sul satellite e per l’Anno dell’Astronomia.
Ma l’aspetto più piacevole della gita a Bruxelles è stato accorgersi che l’intera città era infusa dal fumetto. Non mi riferisco solo alla diffusione capillare di fumetterie, professionali e rifornite (in terra francofona 1 libro   letto su 8 è un fumetto) ma addirittura ai muri delle case, completamente affrescati con inedite scene disegnate che celebrano gli eroi nazionali, o installazioni che creano giochi prospettici in grado di sbalordire i passanti.

Diego Ciorra

Bruxelles, Diego Ciorra, fumetto, martelive, martemagazine, Streap-tease: fumetti messi a nudo, World Press Cartoon 2009

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