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La musica “verde” dal 1970 a oggi

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Ci sono momenti in cui quello che ci circonda viene lentamente risucchiato in un vortice di degradazione, ci sono momenti in cui l’istinto di sopravvivenza e la paura dell’autodistruzione ci bloccano il pensiero, ci sono momenti in cui non si può più rimanere ad aspettare la fine imminente, ma agire, ed è in questi momenti che la musica e i suoi piccoli grandi operai si uniscono per agire e farsi sentire.


Il problema dell’ambiente e della sua devastazione, è attuale da quando il progresso ha chiesto alla natura di potersi servire di lei in modo indiscriminato ed illimitato, senza dar peso alle ripercussioni che ciò avrebbe avuto sull’ambiente.
E’ il 22 aprile del 1970 quando 20 milioni di cittadini americani si unirono in una manifestazione passata alla storia, organizzata dal senatore Gaylord Nelson, che prese il nome de “Il giorno della Terra”, l’Earth Day, festività da allora celebrata ogni anno da circa 175 nazioni. L’Earth Day nato per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, oggi è utilizzato come occasione per valutare le problematiche del pianeta e per proporre soluzioni adeguate.

nonukesPassano nove anni, è il 1979 ed esce No Nukes: The Muse Concerts For a Non-Nuclear Future è un triplo album che contiene la selezione del concerto del Madison Square Garden del 29 settembre 1979 dai Musicians United for Safe Energy collective (Muse), con Jackson Browne, Graham Nash, Bonnie Raitt and John Hall che organizzarono e parteciparono all’evento e seguirono la realizzazione dell’album. In quell’occasione ci fu la prima apparizione ufficiale di Bruce Springsteen e l’ E Street Band. I musicisti (tra cui Crosby, Still and Nash, James Taylor, Carl Simon..) si unirono contro l’utilizzo dell’energia nucleare come fonte di energia in seguito a tre incidenti nucleari che avvennero del marzo dello stesso anno.

Il mondo musicale si ferma apparentemente nel suo “impegno ecologico” fino al 2007 quando i più grandi della musica mondiale si uniscono per il Live Earth, concerto per un clima in crisi. Il Live Earth è stata una maratona musicale che ha interessato tutte le parti del mondo, otto città diverse dei cinque continenti per ventiquattro ore consecutive, hanno trasmesso concerti pop e rock, in un caldo giorno d’estate, il 7 Luglio 2007. Scopo della manifestazione, ispirandosi ad eventi analoghi, come il Live Aid del 1985 e il Live 8 del 2005, sensibilizzare la popolazione mondiale (obiettivo di audience superiore a 2 miliardi di perone n.d.r.) sui temi del surriscaldamento globale, che rischia di provocare a breve e medio termine eventi naturali sempre più disastrosi.

In un momento politico dove il governo punta sul nucleare il 2008 è l’hanno del ritorno del NO NUKE e della mobilitazione energetica Uniamo Le Energie. Lo scopo è quello di testimoniare la preoccupazione riguardo ai progetti di ripristino dell’energia nucleare, promuovendo una corretta informazione sui rischi di una scelta del genere e a sostegno delle energie rinnovabili.
Un dei gruppi più importanti ed influenti della scena musicale italiana sarà il protagonista di questinonukes2 eventi, i Subsonica. E’ il 24 Maggio, Torino, Piazza Vittorio, i Subsonica si esibiscono in un concerto, celebrativo della loro carriera ad 11 anni dal loro inizio, che rappresenta l’evento conclusivo della manifestazione Uniamo le Energie promossa dalla Regione Piemonte. Durante il concerto “parte dell’ impianto audio sarà alimentato con un generatore fotovoltaico, mentre stiamo ancora studiando la possibilità di integrare progressivamente durante il tour altre componenti che dovrebbero portarci a chiudere le ultime date con emissione prossima allo zero, ad esempio utilizzando sistemi di amplificazione a consumo ridotto (12 volt)“.
Le date sono due, 16 e 24 ottobre, e coinvolgeranno due città, Roma e Torino, che in questo momento di confusione generale cercano di unirsi e di essere guida e portavoce di messaggi e di progetti con lo scopo di migliorare e far progredire una situazione che sta portando l’uomo all’autodistruzione.
I protagonisti di Roma (Subsonica, Assalti Forntali e Ardcore), dal Teatro Tendastrisce, si unirono a quelli di Torino (Subsonica, Afterhours, Bugo, Linea77, Le luci della Centrale Elettrica) dal Palaisozaki, contro i progetti di ripristino dell’energia nucleare nel nostro paese e a sostegno della campagna 20/20/20 (-20% immissioni, +20% energie alternative, +20% risparmio energetico), sostenuti da due compagni d’eccezione: Legambiente e Greenpeace.

Passa un anno ed il canale musicale di National Geographic sposa in pieno le finalità dell’Earth Day che punta a promuovere la conservazione dell’ambiente in cui viviamo e la sostenibilità delle politiche di sviluppo.
Sul palco di Piazza del Popolo, Roma si alterneranno Nneka, giovane cantante nigeriana che fonde ritmi africani con il soul e il reggae, Bibi Tanga & le Professeur Inlassable, artisti francesi la cui musica spazia dall’hip hop al gospel al jazz, ad introdurre il personaggio più importante della manifestazione Ben Harper.
In rappresentanza dell’Italia, sul palco del NAT GEO MUSIC LIVE saliranno ancora una volta i Subsonica.
L’Earth Day 2009 ha segnato l’inizio di una grande campagna di sensibilizzazione denominata “Green Generation Campaign” i cui punti principali sono la ricerca di un futuro basato sulle energie rinnovabili, in grado di mettere fine alla dipendenza dai combustibili fossili, incluso il carbone. Un impegno personale a un consumo responsabile e sostenibile. Altro esempio di impegno in campo ecologico viene da un gruppo di fama internazionale, i Radiohead che hanno rifiutato di trasferirsi dall’Inghilterra agli Stati Uniti, dove erano attesi per un concerto in un talkshow perché un loro viaggio oltreoceano avrebbe prodotto inquinamento equivalente a quello che un’automobile produce in un anno. I Radiohead hanno deciso invece di partecipare allo spettacolo solo tramite una performance mandata in diretta via satellite.
Abbiamo accettato la sfida partendo dal presupposto che energia e ambiente sono argomenti in grado oggi di alleviare un cronico e sempre più diffuso senso di smarrimento. Lo sradicamento, che è un effetto inevitabile della globalizzazione, e la difficoltà a relazionarsi con il proprio futuro, che è una delle caratteristiche del nostro tempo, trovano secondo noi nella cura del proprio territorio e negli slanci di una tecnologia “pulita” alcune importanti risposte“. (Max Casacci- Subsonica)

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