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Jennifer Gentle Live

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[MUSICA]

Jennifer_Gentle_1Non è poi da molto che Il Circolo degli Artisti ha deciso di far suonare band importanti anche nei giorni feriali; così com’è stato per il Teatro degli Orrori e per altri grandi gruppi ecco sul palco anche i Jennifer Gentle accompagnati da due amici di vecchia data: Alberto e Luca Ferrari (Verdena). Mentre le persone s’affollano all’entrata del circolo, facendo ben sperare in un sold out che non arriverà (la sala durante il concerto è solamente e tristemente piena solo per metà), è un attimo che i Love in Elevator sono già sul palco, ad aprire la serata.

Anche loro stretti da un amicizia solida con i due gruppi, comunque non sfigurano affatto dando vita ad un rock intenso pieno zeppo di noise, anzi, per dirla tutta, la pessima sistemazione dei suoni al mixer ha esaltato di molto questo secondo aspetto della band, costruendo un muro spesso di suoni potenti che ha letteralmente invaso tutta la sala. Nessun commento sul cantato di Anna Carazzai perso totalmente nella selva oscura dei suoni invasivi, un vero peccato.

Dopo una breve pausa la sala comincia a riempirsi, sul palco una batteria con la tipica mega-grancassa di Luca, chitarra, basso SG (pare che vada molto di moda ultimamente), e tastiera; un attimo per valutare la situazione e sono tutti in piedi davanti a noi: i Jennifer Gentle entrano timidamente, i due Verdena più spavaldi, noncuranti della folla; Alberto, chitarrista e cantante dei Verdena, è al basso per questa sera.

Ed è in questa formazione che il gruppo riesce a dar vita ad un concerto pieno d’entusiasmo e Jennifer_Gentle_2allegria, esaltando le prime file, interessando tutti: “Tiny Holes”, “Nothing Make Sense”, “I Dream To You” e tantissime altre canzoni ad infiammare il pubblico che canta, batte le mani e balla goffamente; la partecipazione dei due fratelli è totale, viene quasi da pensare che il gruppo originale sia formato proprio da questi quattro componenti tanto è spontanea la performance; si, sembra che suonino insieme da anni, da sempre.
E questa volta i suoni sono sistemati alla perfezione da un fonico che ultimamente fa spesso visita al Circolo, il simpatico batterista dei Giardini di Mirò.

I quattro sudano e disperdono energia, una folla di sei fotografi sotto al palco è pronta a qualsiasi scatto: il basso di Alberto con una corda rotta; chitarrista e bassista stesi a terra supini a suonare, Luca con un piatto della batteria in testa a mò di cinese; i Love in Elevator sul palco per un brano a tratti folle e chiassoso. Questi sono solamente alcuni dei momenti più entusiasmanti, ricordarli tutti è pressoché impossibile e, forse, non è neanche il caso di raccontarlo, chi non c’era s’è perso una grandissima serata, mi sembra giusto punirlo.
E, come per tutte le cose piacevoli, la fine arriva presto, mentre nelle prime file qualcuno urla ancora qualche canzone dei Verdena e non si rende conto che i due sono solamente special guest di un concerto forse unico, forse speciale, di sicuro meravigliosamente affascinante.

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