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La finalissima 2008…. in breve!

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Fumetti Live: tecnologia e tradizione

L’edizione 2008 del MArteLive contest all’Alpheus ha visto all’opera nella sezione fumetti tanti giovani artisti. Pacatamente seduti nello stand riservato alla sezione fumetti, ogni settimana questi portenti della matita si sono cimentati nell’estemporanea realizzazione di una tavola originale, attirando l’attenzione di tutti i curiosi che pendolavano tra una stanza e l’altra.
Pur circondati dai molteplici sguardi, affascinati dalle opere in fieri che in poco più di un paio d’ore sono state completate, i partecipanti al contest 2008 non si sono lasciati intimorire e tra un lieve tratteggio a matita e un deciso colpo di gomma, ci hanno fatto scoprire qualcosa in più sulla loro arte.
L’aspetto caratterizzante che ha accompagnato la sfida attraverso le diverse serate è stato il rapporto tra tecnologia e tradizione, per così dire. In un certo senso il ruolo che i disegnatori sono stati chiamati ad interpretare era simile a quello degli artisti di strada, i madonnari o i caricaturisti, che nello stesso tempo esistono per mostrare la propria arte e intrattenere un pubblico, facendolo sognare con quelle suggestioni che solo le linee e i colori sanno suggerire. Immaginate se domani a Piazza Navona i ritrattisti arrivassero nel loro consueto angolo e poi estraessero dalla valigetta non pennelli e carboncini, ma una tavoletta grafica ed un Pc! Chissà lo stupore… e chissà che folla che si radunerebbe in pochi minuti intorno a loro per scoprire come, con quella tecnologia, sia possibile creare stupende opere grafiche, anche senza sporcarsi le mani di pittura!

Nel campo dei fumetti l’utilizzo di computer grafica e della colorazione digitale ha ormai preso talmente piede che molte delle tavole che ammiriamo sono spesso rielaborate al computer e neppure ce ne accorgiamo. Chiaramente ciò è un vantaggio per l’artista, che ha davanti a sé una miriade di opzioni in più con cui arricchire i propri lavori, più o meno quello che gli effetti speciali nel cinema consentono oggi a sceneggiatori e registi. Nonostante il parere di chi vede in questa evoluzione della figura del fumettista una perdita di quell’aura artigianale che lo contraddistingueva, il presente del medium è già questo.
Eppure proprio la finale della sezione fumetti del MArteLive contest ha dimostrato che la tecnologia è ben lontana dal soppiantare l’odore degli acrilici, il sibilo sottile del pennino a china sul foglio, la polverina lasciata dai gessetti.

Ognuno dei cinque artisti finalisti ha portato il suo stile grafico personale e con esso una diversa tecnica realizzativa. Francesco Di Pietro e Umberto Petrocelli hanno incantato tutti per la maestria con cui utilizzavano l’uno la tavoletta grafica e l’altro direttamente il mouse per disegnare su dei Pc collegati ad un proiettore che in questo modo svelava senza segreti come stavano prendendo vita le loro illustrazioni.
Dalle prime linee tracciate quasi con la curiosità di vedere cosa veniva fuori, si sono sviluppati due disegni di rara bellezza. L’illustrazione di Francesco, senza voler far torto al suo personalissimo stile, ci ha ricordato qualcosa del tratto naif di Davide Toffolo e di quello grezzo ma ricercato di Enki Bilal; Umberto, che ha tantissimi lavori nel suo book e un mucchio di progetti in cantiere, a colpi di clik ha realizzato un vero e proprio quadro digitale ispirato al Flauto magico, dove corpi e volti scavati nell’ombra, abiti e decorazioni creavano un equilibrio perfetto.

A contrapporsi ai due maghi della tecnologia gli altri tre finalisti, tra i più votati nelle serate precedenti, che invece lavoravano sui classici fogli bianchi. Quello di Lea Giampaolo, che adora lo stile gotico di Tim Burton, bianco lo è rimasto davvero per poco, visto che in un attimo è diventato un piccolo quadro per il quale il maestro Burton sarebbe impazzito! Giacomo Boffo ha invece creato con deciso tratto di pennarello alcune strisce composte su più fogli, con personaggi e scenari surreali, che tanto strizzavano l’occhio all’arte di Pazienza di cui Giacomo è un ammiratore. Infine Federica Caporusso, che si è semplicemente divertita a disegnare ciò che le suggeriva la fantasia, per sua stessa ammissione, come d’altronde fa quando scarabocchia sui banchi dell’università, visto che del gruppo è in un certo senso l’unica non professionista.

Il risultato non deve comunque essere dispiaciuto al pubblico del MArteLive che oltre ad averla votata nelle serate precedenti, osservava divertito durante la finale. Dimostrazione forse che, al di là dell’utilizzino di vecchi metodi o di nuovi mezzi, ciò che davvero rende speciale un artista è la sua capacità di avvincere lo sguardo degli altri sulla propria tela, lasciandoli curiosi sulla traiettoria della prossima linea e infine meravigliati del risultato finale, dato dall’insieme di ogni linea e ogni tonalità di colore.
Questa edizione del MArteLive contest, vinta da Francesco Di Pietro, a cui vanno i nostri complimenti, ha rivelato una fucina di creativi del tavolo da disegno, ognuno con un intero mondo di personaggi e storie da raccontare. Se possiamo farci un augurio per la prossima edizione, è quello di poter continuare ad ammirare tanta fantasia abbinata a tecniche superbe come quelle messe in campo dai partecipanti di quest’anno, magari con l’auspicio di vedere qualche tavola a fumetti in più. Perché il fumetto non è fatto solo di illustrazioni ma anche di story telling, ballons e una narrazione che si consuma in un certo numero di vignette, e chi può dire che da contest come questi non emerga uno dei futuri grandi fumettisti italiani?

(Diego Ciorra)

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